La Settimana Santa rappresenta il centro di tutto l'anno liturgico durante la quale si celebra il mistero pasquale di Gesù Cristo, la sua passione, la sua morte in croce e resurrezione.

Descrizione

Il Martedì Santo (22 marzo), nella chiesa di Santa Croce, l’omonima confraternita organizza la rappresentazione de Su Nazarenu (il Cristo alla colonna), una via Crucis all’interno della Chiesa e una processione all’esterno. L’intero rituale è scandito dal canto del Miserere e de sa Novena che vengono eseguiti da Su Cuncordu ‘e Santa Rughe. Il Mercoledì Santo (23 marzo) è la confraternita del Rosario che cura la preparazione del simulacro del Cristo Morto sulla Croce e di tutti gli oggetti che verranno utilizzati per la cerimonia de S’Incravamentu (crocefissione) del giorno dopo, come corde e cunei di legno (sas cotzas) e le scale per le funi (iscalas de arrambu). Il momento culminante della settimana è quello del Triduo Pasquale costituito dal Giovedì Santo (24 marzo) con la rievocazione dell’ultima cena di Cristo, preparata dalle prioresse per i rappresentanti degli apostoli con pane, pesce, carciofi, vino e arance, tutto in numero di dodici. In serata, lungo le vie del paese si tiene una fiaccolata che parte dalla Chiesa di Santa Maria degli Angeli con il Cristo crocefisso portato dai confratelli de Su Rosariu, il simulacro della Madonna Addolorata, trasportato dalla Confraternita del Carmine. Il Venerdì Santo (25 marzo) la ritualità diventa più suggestiva, ma sicuramente anche più drammatica con S’Iscravamentu, la rievocazione della deposizione dalla croce. Al pomeriggio, in Su Cunventu, i confratelli de Su Rosariu designati preparano la lettiga dove verrà deposto il Cristo per essere portato in processione e gli altri elementi simbolici necessari per il rito. Quindi, sul far della sera, i membri delle quattro confraternite, si ritrovano nella stessa chiesa da dove si avvia una processione, accompagnata dai versi del Miserere realizzati da su Cuncordu ‘e su Rosariu, che trasporta la lettiga e gli altri elementi verso la chiesa parrocchiale. Entrato in chiesa il corteo, su Cuncordu si dispone ai piedi del Cristo crocefisso e intona una strofa della Novena (A pes de s’agonizzante) simbolicamente rivolgendosi all’Addolorata, la cui statua è rimasta dalla cerimonia del giorno precedente, a destra ai piedi della Croce. Quattro confratelli de su Rosariu incaricati di compiere la cerimonia salgono su delle scale per procedere materialmente alla deposizione della statua. Uno di loro resta sotto la croce e ha il compito di presentare alla Madonna Addolorata i chiodi che vengono levati dalla statua del Cristo. Alternando ancora Miserere e Novena, secondo una sequenza rigorosamente prevista, il canto de su Cuncordu ‘e su Rosariu si alterna con una nuova omelia del frate predicatore. La domenica con S’Incontru, che esprime icasticamente il primo incontro tra Gesù e sua Madre, si da avvio ai festeggiamenti per la Resurrezione.

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