Già di notte le porte della chiesa sono aperte per l'arrivo dei pellegrini. Ventuno colpi a cannone hanno annunciato la festa alla città.

Descrizione

Una delle feste più belle del mese di luglio è la Festa di San Sebastiano, Patrono di Ferla. La cittadina siracusana, di circa 3000 abitanti è situata alle pendici del Mote Lauro a due passi dalla valle dell’Anapo e da Pantalica, nota per le originali chiese barocche, si sveglia la mattina del 20 luglio con il tipico aspetto delle grandi giornate di festa: centro storico addobbato con sfarzose luminarie, lunghe file di bancarelle, colorate bande che sfilano per le vie della città. Già di notte le porte della chiesa sono aperte per l’arrivo dei pellegrini. Ventuno colpi a cannone hanno annunciato la festa alla città. Tra una pausa e l’altra di affollate messe, i bambini vengono spogliati e dedicati al Santo, mentre i vestitini, assieme agli ex voto in oro ed alle copiose offerte in denaro dei fedeli, vengono sistemati sulle colonne della macchinetta lignea barocca. Un quarto d’ora alle 12, la piazza antistante alla chiesa di Sant’ Antonio Abate si riempie di folla: avviene “A scisa de Nudi” che corrono sul sagrato per accaparrarsi un posto sotto la “vara”. A mezzogiorno in punto l’uscita dell’antico simulacro di San Sebastiano: il suono delle campane, le invocazioni dei devoti, il lancio di “nzareddi”e volantini inneggianti al Santo, lo sparo dei fuochi d’artificio, il suono delle marce suonate dalle due bande presenti, accolgono l’artistica statua, in legno d’arancio, risalente al 1530. Poco dopo l’uscita, caratterista e spettacolare è la corsa del simulacro sulla strada principale. Per un paio d’ore il patrono percorre le strade di Ferla, portato a spalle da aitanti giovani, al rientro il sagrato e ancora coperto da un tappeto di “nzareddi” e volantini colorati. I festeggiamenti riprenderanno nel pomeriggio con un concerto di bande e con la processione serale di San Sebastiano sul carro trionfale, replicata all’ottava e conclusa sempre dai fuochi pirotecnici. Tratto da “Sicania mensile di attualità, turismo e cultura- n°7 Luglio 2001”. Fonte: ww.sebastianopuccio.com

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