L'evento ripropone la sfida di tiro con la balestra tra la squadra dei "Milites" e quella dei "Boni Homines" che riprende l'antica gara della balestra che si disputava in assisi in occasione della festa della Pentecoste. L'occasione riprende da un documen

Descrizione

Il Palio di Pasqua Rosata di Assisi ricorda la grande festa di Pentecoste ad Assisi, quando il Vescovo impartiva la prima comunione ai bambini della diocesi. Era consuetudine tirare il Palio sul sagrato della Basilica di San Francesco sin dal 1300 ma, in seguito ad un tiro maldestro che ruppe una delle bellissime vetrate della chiesa, il Palio venne trasferito a San Rufino, poi sul Colle, dove tuttora si tiene. Da qualche anno infatti, nell’ultimo weekend di giugno, l’Associazione Majores Ballistarii Asisii ripropone una gara di balestra tra Milites e Boni Homines che si contendono sia il Palio, magnificamente dipinto da un’artista famoso, sia la Verretta d’Argento. Durante la festa si possono ammirare le balestre più leggere e quelle da banco, quest’ultime armi di precisione, ma molto pesanti e fisse, caricate con un meccanismo esterno e non a mano. Il corteo con sbandieratori, tamburini, danzatori, giocolieri e teatranti prende il via da Piazza del Comune fino alla Piazza del Colle. I gruppi più importanti sono i balestrieri, i tamburini e i fuochi. Quest’ultimi sempre hanno affascinato gli spettatori per la loro abilità, il coraggio, la suggestione delle coreografie. Durante il Palio vengono riproposti gli antichi mestieri locali, come l’arte della stampa con l’utilizzo del torchio in legno, il cordaio con una possente macchina per intrecciare le corte, la zecca medioevale, l’alchimista e il farmacista riprodotti fedelmente incuriosiscono e stupiscono i visitatori. Ovviamente la cornice è affascinante e la bella Assisi ancora una volta coinvolge ed emoziona. di Chiara Zirino

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