Descrizione
Un che a sà nen d’avej ëd marenghin ant ë cà, a finiss d’andé almosinand ij centésim dnans a la pòrta dj’àutri. Facendo tesoro di quest’antico proverbio, alcuni Villastellonesi sul finire degli anni ’70, scelsero d’essere attori in casa propria, anziché passivi spettatori delle cose altrui. Fu così avviato lo studio di un passato ai più sconosciuto, in cui affondano le origini di Villastellone. In quest’ottica di ricerca storica, emersero figure dimenticate e avvolte da un alone di mistero che ebbero un ruolo determinante per la nascita del paese: i Cavalieri del Tempio o Templari. Quest’ordine religioso-cavalleresco, che univa la croce e la spada nelle mani dello stesso frate-guerriero, fu fondato nel 1118 in seguito alla prima Crociata, per la necessità di difendere il Santo Sepolcro e le vie che dall’Europa conducevano in Palestina. In Italia si contavano circa 175 mansioni, una di queste si trovava lungo l’ Hasta-Segusium in Sancti Martini de Gura, l’attuale Villastellone. Qui oltre alla casa, la chiesa di San Martino, il cimitero, il forno e il mulino, i Templari possedevano un vasto territorio che si estendeva da Banna fino al Po, ricco di corsi d’acqua e d’abbondante pescagione. All’inizio del XIII secolo, il libero e potente Comune di Chieri, trovandosi nell’esigenza di reperire fonti di energia per espandere le proprie attività economiche, acquistò dai Templari, dietro esborso di 200 lire segusine, il Campo di Costa per erigervi una villa fortificata e costruirvi mulini, fucine e gualchiere. Nel Libro Rosso di Chieri alle carte 45 e 46 è riportato l’Atto di Vendita stipulato il 13 dicembre 1203, tra il Precettore Templare Rolando Bergognino ed i Consoli di Chieri. Questa data segna la nascita dell’antica Villanova San Martino. Per onorare queste antiche figure i Villastellonesi istituirono il Palio dei Templari disputato la prima volta sabato 19 giugno 1980. Ivano Zorzetto
Informazioni
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