Dal 1972 la ricorrenza del patrono San Severino si solennizza rievocando aspetti del passato. Il periodo scelto è il 400 quando la città era retta dalla Signoria degli Smeducci.

Descrizione

Dal 1972 la ricorrenza del patrono San Severino si solennizza rievocando aspetti del passato. Il periodo scelto è il 400 quando la città era retta dalla Signoria degli Smeducci. Nella settimana di festeggiamenti si rievoca il corteggio storico, che accompagna fino al vecchio castello il reliquario, realizzato da Onofrio Smeducci per custodire i resti del patrono, per l’offerta dei ceri. L’offerta ricorda l’oblazione dei nobili sudditi degli Smeducci, che donavano ai custodi del Santuario una scultura in cera raffigurante il castello, che veniva portata fin sul Monte Nero su di un piedistallo. Dopo una prima fase triennale, ora il Palio dei Castelli si disputa annualmente, con la nuova gara della Corsa delle Torri. Durante la settimana festeggiamenti con altre gare: tiro con l’arco, tiro alla fune, gioco della mela. Cenni storici Nel 1972 si è dato inizio alla festa del Patrono S. Severino in modo solenne rievocando avvenimenti del passato; il periodo scelto è il 1400 quando la città era retta dalla Signoria degli Smeducci. Nella settimana di festeggiamenti si rievoca il Corteo Storico con l’offerta di ceri, che porta fino al Castello il busto d’argento raffigurante il Patrono S. Severino. Onofrio Smeducci fece costruire questo busto d’argento per contenere il Capo del Santo Protettore della Città. Quest’opera purtroppo non esiste più, perchè il busto venne fuso nel 1659 per ricavare l’argento necessario all’esecuzione di un nuovo busto, opera dell’orafo romano Sante Lotti. L’offerta dei ceri ricorda l’oblazione dei signori, sudditi degli Smeducci, che donavano ai custodi del Santuario sul Monte Nero una scultura in cera raffigurante una parte del loro castello, che posta su un piedistallo, veniva portata dal borgo al Monte Nero in spalla. A loro volta i custodi del Santuario fondevano queste opere d’arte per farne dei ceri da ardere tutto l’anno dinanzi all’urna del Santo. Inizialmente il Palio dei Castelli si disputava ogni tre anni: erano i balestrieri di Gubbio e di San Sepolcro a gareggiare per i Castelli di San Severino. Dal 1984 si è incominciato a gareggiare tutti gli anni. Nel 1987 si è dato inizio ad una nuova disfida denominata CORSA DELLE TORRI. Il percorso da fare era quasi tutto in salita, si partiva da Piazza del Popolo per poi giungere al Piazzale Smeducci sito al Castello sotto la torre civica, passando per Madonna dei Lumi. Nel 1987 vinse il Castello di Parolito, che arrivò primo anche nel 1988, ma per alcune scorrettezze la vittoria fu assegnata al secondo classificato, il Castello di Sant’Elena. Dal 1990 il percorso è stato definitivamente cambiato. Si è scelto di far svolgere la corsa attorno alla piattaforma della nostra stupenda Piazza del Popolo e con soddisfazione si è visto che essa era più spettacolare e più seguita dal pubblico. In quell’anno la vittoria è stata del Castello di Serralta, nel 1991 è andata al quartiere cittadino del Rione di Contro, nel 1992 al Castello di Sant’Elena, nel 1993 al Castello di Serralta, nel 1994 alla Villa di Cesolo, nel 1995 al Rione Settempeda, nel 1996 e nel 1997 al Rione di Contro, nel 1998 al Rione Settempeda, nel 1999 al Rione di Contro, nel 2000 al Rione Settempeda, nel 2001 al Rione di Contro. Sempre nel 1990 si è costituita l’ASSOCIAZIONE PALIO DEI CASTELLI che tuttora gestisce la Corsa delle Torri e il Palio.

Informazioni

Associazione Palio dei Castelli Largo Croce Verde, 14 62027 San Severino Marche (MC) Tel. 0733.638833 Fax 0733.638168 Comune San Severino Marche Ufficio Cultura Tel. 0733.641252

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