Si tratta di una delle più antiche rievocazioni della Lucania ed è l'unica manifestazione che si celebra in onore dello Spirito Santo. La lotta fra Francesi e Spagnoli, per il predominio nel Regno di Napoli durante il XVI secolo, rivive uno dei suoi episo

Descrizione

Il sabato si da vita all’assedio della città da parte delle truppe del Lautrech con conseguente incendio del borgo, non prima di vedere in azione uno dei personaggi simbolo della Melfi del ‘500, tale Battista Cerone, detto Ronca per la proverbiale abilità nell’uso di questo arnese da lavoro , boscaiolo esperto che prima di essere ucciso, colpito alle spalle dai francesi, tenne eroicamente da solo la breccia che i cannoni avevano aperto nel muro di cinta della città, trascinando con sé nella tomba un numero notevole di soldati nemici. Il giorno dell’assedio viene ricordato come la Pasqua di sangue per l’elevato numero di vittime fra la popolazione (il Giucciardini parla di oltre 3000 vittime); i superstiti trovarono rifugio in montagna, nei pressi di una chiesa dedicata allo Spirito Santo. La domenica viene riproposta la riconquista della città: dopo cinquanta giorni, nel giorno di Pentecoste, le truppe spagnole, coadiuvate ed incitate dalla popolazione, riprendono la città ed incendiano il castello nel quale bruciano i superstiti soldati francesi.

Informazioni

Proloco Federico II Piazza Umberto I, 1 85025 Melfi – Potenza Tel. 0972.239751

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