La 'Ndocciata di Agnone è stata riconosciuta come manifestazione Patrimonio d'Italia. E' uno dei più grandi spettacoli di fuoco che si possa ricordare almeno in Europa.

La ‘Ndocciata di Agnone è stata riconosciuta come manifestazione Patrimonio d’Italia. E’ uno dei più grandi spettacoli di fuoco che si possa ricordare almeno in Europa: consiste in una sfilata di strutture in legno, in abete bianco, a forma di raggiera, detta a ventaglio, una sorta di torce, da due fino a venti fuochi, alte oltre tre metri, accese e trasportate in spalla lungo le vie del borgo, da portatori – generalmente uno o due – con la storica cappa, mantello secondo tradizione usato dai pastori, rappresentanti delle cinque contrade di Agnone.

La sfilata per le vie del borgo, si svolge con donne e bambini che aprono il corteo con gli stendardi dei gruppi e scene della vita contadina, poi, in un silenzio mistico, arriva il fuoco tra il crepitio del legno che brucia e il rumore dei passi dei portatori. Questi, solo uomini, sopportano l’intenso caldo del fuoco e il peso delle torce, danzando e roteando su se stessi, richiamando il rito della fertilità, della forza creatrice, della preghiera dell’uomo, conduttori di antiche liturgie che si rinnovano nei millenni.

Le ‘ndocce che sfilano sono decine e decine, tanto da creare una processione che sembra un fiume di fuoco, molto suggestiva, svolgendosi nel tardo pomeriggio, con il sole già tramontato. L’abete, con cui sono costruite le ‘ndoccie è reperito nel bosco di Montecastelbarone, brucia bene, resinoso com’è, ed è considerato anche un albero cosmico, con forte simbolismi spirituali.

Un’emozione partecipare a questa millenaria tradizione, tanto che anche papa Giovanni Paolo II l’accolse in Piazza san Pietro nel 1996. E’ la tradizione del fuoco che infiamma la vigilia di Natale, ma la grande torcia rientra certamente nei riti agresti e pagani legati al solstizio d’inverno: il fuoco elemento primario di vita, fecondatore e purificatore, veniva acceso durante la notte più lunga dell’anno, quella appunto del solstizio d’inverno, dedicato al Dio Sole e, con l’avvento del cristianesimo, in onore a Dio che nasce, Gesù Bambino, Luce e Salvatore del mondo intero.

Agnone, fiero su uno sperone di roccia a strapiombo sulla valle del fiume Verrino, luogo incantato e magico, in occasione di questa antica tradizione, val sicuramente la pena visitare e assaporare in ogni suo pittoresco scorcio.

Per informazioni: Pro Loco Agnone Tel. 0865.77249 E-mail: proloco.agnone@gmail.com Presidio Turistico: Tel. 0865.77722

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