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Descrizione

Bormio possiede una tradizione che e’ unica sulle Alpi: quella dei Pasquali. Essa si rifa’ ad antichi riti pagani legati alla cultura alpina, alla pastorizia ed all’agricolutura di montagna, trasformati poi in riti tradizionali popolari religiosi dal cristianesimo. Originariamente, quindi, era questo un vero e proprio rito propiziatorio che voleva lasciarsi alle spalle il duro inverno appena trascorso e favorire e chiamare la bella stagione primaverile entrante affinche’ fosse ricca di beni per il vivere quotidiano della gente. L’auspicio di un buon risveglio della natura dal lungo torpore della stagione invernale. Un agnello veniva arrostito e distribuito alla gente il giorno di Pasqua, dopo essere stato benedetto. Oggi i Pasquali si sono trasformati in una allegra “competizione” tra i cinque reparti di cui e’ composto il paese. Una gara in cui estro, fantasia, capacita’ artigianali e tecniche oltre che ricchezza di contenuti a sfondo religioso si fondono per dar luogo a una sfilata di artistici carri allegorici, su ‘barelle’ rigorosamente portate a spalla lungo le vie principali di Bormio sino alla Piazza del Kuerc’ ed alla collegiata dei SS. Gervasio e Protasio per ricevere la benedizione arcipretale. Durante l’inverno, in un luogo segreto e comunque rigorosamente tenuto nascosto dagli occhi indiscreti dei “concorrenti”, ogni reparto costruisce il suo Pasquale. Oltre a questi cinque Pasquali principali molti altri ve ne sono, sia fatti da ragazzi che anche da bambini aiutati dagli adulti. Una lunga teoria di persone nel tipico costume tradizionale bormino ogni anno accompagna circa una ventina di pesantissime “barelle” su cui fanno bella mostra i Pasquali. Una giuria scegliera’ il migliore. Il folklore di oggi, dunque, affonda le radici in un’antica tradizione: di questo – come del suo costume – la gente di Bormio ne e’ sinceramente orgogliosa.

Informazioni

Ufficio Turistico di Bormio Via Roma, 131/B 23032 Bormio Tel. 0342 903300 Fax 0342 904696 info@bormio.to

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