Descrizione
Manifestazione storica che si svolge nella cittadina piemontese ogni anno in occasione della terza domenica di marzo. La giostra trae origine dalle antiche usanze contadine di scacciare il male e propiziarsi il favore divino per ottenere un raccolto abbondante. In occasione della festa, il popolo scaricava tutte le responsabilità dei mali che lo affliggevano sul Pitu, ossia il tacchino, in cui veniva tacitamente identificato il feudatario locale. La manifestazione vera e propria è preceduta da un corteo storico di nobili in visita a Gerardo da Tonco, personaggio storico locale fondatore dell’Ordine di San Giovanni in Gerusalemme, conosciuto in seguito come Sovrano Ordine Militare di Malta. Dietro al seguito di Gerardo è posto il carro con a bordo il tacchino, vivo, protagonista della festa. Seguono quindi i giudici e i carri dei borghi del paese, su cui vengono rappresentate, in maniera estremamente realistica, scene di vita contadina. Il momento culmine della manifestazione è il processo al Pitu, condito da battibecchi verbali in dialetto piemontese tra la pubblica accusa e il Pitu stesso, che si difende invano. Dopo la scontata condanna il Pitu, come ultimo desiderio, fa pubblico testamento, dando origine ad un altro momento di comicità. Durante tale testamento, infatti, il Pitu si vendica per la condanna mettendo in luce, sempre in dialetto, piccoli e grandi vizi dei personaggi più in vista della comunità locale. Al termine della lettura del testamento un secondo tacchino, ucciso in precedenza (acquistato in macelleria e quindi, comunque destinato al macello), viene appeso a testa in giù al centro della piazza. A questo punto inizia la giostra vera e propria, che vede affrontarsi i fantini dei sette borghi tonchesi: Annunziata, Casa Paletti, Piazza, Portone, Sant’Antonio, Santa Maria Masulò e Stazione.
Informazioni
Comune di Tonco Piazza Lanfranco, 1 14039 – Tonco – AT Tel. (+39)0141991044 Fax (+39)0141991259