Descrizione
Nel calendario curato dal Comitato Folkloristico Asiglianese, non potevano mancare gli appuntamenti con le fiere di merce varia. La prima si svolge tutt’oggi all’ultimo giovedì di aprile e viene tradizionalmente chiamata La fiera dei Paperi; l’altra è la fiera di Natale; si svolge il giovedì prima della grande festa religiosa. La fiera di Aprile, era comunemente chiamata La fèra ad juchet (la fiera dei paperi). Era la più nota dell’hinterland Vercellese, quando le oche erano una fonte di ricchezza per le massaie prodighe all’allevamento. Le allevatrici, che potevano essere considerate le incubatrici di quei tempi, erano le più numerose che altrove. Nel folklore la fiera delle papere aveva una precisa collocazione: la vendita di quei dorati batuffoli pigolanti procurava un non spregevole guadagno per le brave massaie locali. I pollivendoli numerosi, contrattavano con le allevatrici e poi , dopo tanto starnazzare, saldavano l’acquisto delle oche. Il ricavato, quasi sempre, veniva impegnato per gli comperare stoffe e oggetti vari da destinare alle figlie da marito per l’imminente festa patronale (seconda domenica di maggio). Nel frattempo gli uomini in piazza grande attendevano impazienti l’ora di pranzo per riversarsi numerosi nelle trattorie e locande e consumare la tradizionale trippa. Solo negli anni cinquanta, con l’avvento del progresso e con i materassi di gommapiuma, sparirono oche e anatre per cedere il posto alle moderne comodità. Ancora oggi, a ricordare la data, si ripete l’appuntamento senza palmipedi ma rimane la fiera merceologica. Così il rito della trippa si ripete in occasione della Fiera di Natale con tutti i crismi dettati dalla tradizione.Questo piatto contadino ancora oggi viene cucinato e distribuito dal sodalizio asiglianese con grande partecipazione di folla nelle due occasioni con lo spirito di mantenere viva la tradizione. Antonio Dattrino – Comitato Folkloristico Asiglianese