La Fiera dei morti rappresenta una tradizione molto sentita dalla popolazione: è difficile che un perugino non faccia almeno una visita alla fiera e non acquisti qualcosa.

Descrizione

La Fiera dei morti di Perugia risale all’epoca medievale: si hanno testimonianze scritte della Fiera sin dal 1260 – definita già allora come consuetudinaria – e il suo nome era allora Fiera di Ognissanti, essendo collocata nel periodo di tale ricorrenza religiosa. Nel periodo della Fiera di Ognissanti di Perugia si tenevano dei giochi di antica tradizione come la caccia al toro, la corsa dell’anello e la corsa del palio o della quintana. Le testimonianze sui giochi sono presenti soprattutto fino al XVI secolo, mentre col passare del tempo tali tradizioni si sono fatte più rare fino a scomparire del tutto. Documentazioni più recenti (XIX secolo) indicano la presenza di tombole in piazza e di attività circensi. Negli ultimi decenni, si è sostituito ai giochi tradizionali la presenza del luna park, i cosiddetti baracconi, che sono presenti in modo esteso e significativo nell’area fiera. Solo a partire dal ‘600 la Fiera di Ognissanti verrà denominata dei defunti, mentre nell’800 prenderà il nome attuale di Fiera dei morti. Il significato di questa scelta sembra voler esprimere il desiderio di rendere compatibile il ricordo e il rituale ricongiungimento con gli antenati con l’esigenza di attenuare il sentimento di tristezza comunque presente nella memoria dell’assenza. Il rituale collettivo della festa prevede addirittura l’usanza di mangiare dolci denominati stinchetti, ossa dei morti, fave dei morti, quasi alla ricerca di una comunione laica e festosa con i defunti.

Informazioni

Comune di Perugia Palazzo dei Priori Corso Vannucci, 19 Tel. 075.075075

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