Descrizione
La festa della Frasca era una tradizione contadina tipica di diverse zone rurali dell’Umbria centrale, legata al periodo della raccolta e lavorazione delle olive. Una volta terminata la fase della raccolta veniva celebrata la cosiddetta buonfinita. Si celebrava allestendo sulle aie dei casali rurali delle feste improvvisate e prima di andar via si lasciavano dei piccoli doni, destinati in genere al padrone o al caposcala (il coordinatore degli operai), un tralcio di olivo , la frasca). Intorno alla pianta addobbata si raccoglievano per la festa tutti i protagonisti della raccolta ed al suono degli organetti si ballava il salterello, si recitavano stornelli -accompagnati dal vino generoso- e si degustavano i piatti semplici della cucina contadina. Per vestire l’olivo a festa si utilizzavano gli oggetti più svariati, dai nastri colorati alla frutta, caramelle e piccoli giochi per i bambini, compresi i piccoli doni per i festeggiati, come ad esempio calze o cravatte. La festa della Frasca viene rievocata con una sfilata che attraversa le vie del piccolo borgo medievale di Giano dell’Umbria. Un carro, tirato dai buoi, trasporta la frasca addobbata fino alla piazza principale del paese, accompagnata dai coglitori in abiti d’epoca come il guazzarone (una sorta di tunica che veniva utilizzata per ripararsi dall’umidità, dalla nebbia e dai rigori invernali frequenti in epoca di raccolta) e con strumenti originali (come i rastrelli di legno e il cojituio) e da un gruppo folkloristico che rievoca i canti e le danze della tradizione contadina umbra. In piazza del municipio si concentra tutta la festa con degustazioni gratuite della tradizionale bruschetta con l’olio novello e di altri prodotti tipici, come le frittelle di pane e i dolci, il tutto accompagnato dall’ottimo vino delle colline gianesi.
Informazioni
Segreteria Organizzativa UmbriaMia di Michela Menghini cell. 392.6781072 umbriamia@gmail.com