Descrizione
Una FESTA non una sagra in quanto i prodotti in degustazione presso i punti segnalati vengono offerti gratuitamente al vasto pubblico, naturalmente le lunghe code non impediscono agli appassionati frettolosi gourmet di potersi approvvigionare, in questo caso a pagamento, delle ambite focacce presso i punti vendita di panifici e asporti o accomodarsi comodamente a tavola nei numerosi ristoranti recchesi del Consorzio. Come sempre la mattinata sarà dedicata a quella che comunemente a Recco viene chiamata la focaccia del mattino ovvero la focaccia normale e con le cipolle, al pomeriggio appuntamenti clou con l’inimitabile focaccia di Recco col formaggio. Ormai considerata una delle bandiere gastronomiche della Liguria, tanto ha contribuito a diffondere nel mondo il nome Recco, sfortunata cittadina che durante l’ultimo conflitto mondiale è stata più volte rasa al suolo dai bombardamenti vedendo così annullate tutte le sue capacità di attrattiva turistica conservate nel tempo da altre vicine località balneari della riviera. Ciò nonostante gli abitanti recchesi hanno dato estro alle proprie fantasie del saper fare creando da una tradizione quasi leggendaria un vero e proprio filone d’imprenditoria che ancora oggi risulta trainante, decretando alla propria città l’indiscusso titolo di Capitale Gastronomica della Liguria dove la focaccia di Recco col formaggio ne fa sempre da padrona. Nel corso degli anni però la Focaccia di Recco col formaggio è cresciuta di apprezzamento varcando in modo ormai così vasto i confini territoriali tanto che i produttori locali si sono sentiti defraudati delle loro tradizioni, sentendosi così in dovere di chiedere l’intervento delle Istituzioni preposte per difendere il nome del roprio prodotto bandiera, da quì le motivazioni della richiesta IGP. Un prodotto semplice e sano, con pochi ingredienti, lontano da ogni tipo di sofisticazione,eppure così difficile da riprodurre. Forse proprio per questo il riconoscimento IGP prosegue, grazie al forte legame del prodotto con il territorio, grazie alla manualità e alla naturalità con la quale i focacciai del luogo tirano le sfoglie, veri e propri veli che a vederli ci si chiede come facciano a maneggiarli, con quelle grandi mani, senza romperli.
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