Descrizione
La storia della vite e del vino si perde nella notte dei tempi anche se oggi possiamo scientificamente individuare il luogo di origine della vitis vinifera sativa o coltivata nell’Europa, all’incirca all’età del ferro. Sopravvissuta, dopo l’ultima glaciazione pleistocenica, nel suo rifugio climatico del Caucaso, e più precisamente nella zona del Ponto, a oriente del Mar Nero, la storia della vite è strettamente legata al diluvio universale raccontato nella Bibbia e ripreso da quasi tutte le religioni. Dopo tale evento, infatti, l’arca di Noè si sarebbe arenata sul monte Ararat, prossimo alla Georgia, e su questa montagna il patriarca avrebbe piantato la vite. Nell’antica Roma erano conosciute più di trecento specie di viti e le maggiori festività pagane erano legate a questo frutto ed al suo alcolico derivato. Basti pensare alle Dionisiache, alle Baccanali, alle Liberalia Ma la sfrenatezza e la carnalità che sprigionavano tali feste non potevano certamente essere tollerate dalla Chiesa cattolica che cercò di ostacolarle. A Monterotondo, zona riccamente agricola e vinicola, già al tempo degli Orsini particolare cura ed attenzione erano riservate alla vite tanto da occupare non pochi capitoli dello Statuto (redatto nel 1579). Ed è proprio a tale epoca che, secondo alcune teorie, si fa risalire la prima Festa del vino eretina. Per quanto concerne i tempi moderni, l’evento fu chiamato Festa dell’uva, anche perché il regime (siamo alla fine degli anni ’20) promuoveva e conduceva una forte campagna contro l’etilismo in una contraddizione palese. Almeno la forma andava salvata! La Prima Festa Nazionale dell’uva fu quindi indetta per il 28 settembre 1930, e tutti i Comuni italiani furono invitati ad aderire organizzando in proprio l’evento. Le prime notizie di tale festa a Monterotondo sono datate 1931, anno della seconda edizione, per giungere, poi, al 1937. In quegli anni la nostra Città riscosse notevoli consensi con l’allestimento dei carri come suggeriva il regime riportando nel 1934 il sesto premio al concorso provinciale di Roma, l’anno successivo il primo premio alla sfilata di Piazza di Siena ed il nono, nel ’36. Poche e confuse sono le testimonianze ancora vive nei nostri concittadini. L’Amministrazione Comunale e L’associazione Fra Monterotondesi, con la riproposta di tale evento riconsegnato alla giusta denominazione di Festa del Vino, raccontando uno spaccato della nostra storia e del nostro folclore intende consegnare alle nuove generazioni la testimonianza più genuina e reale delle nostre origini; un patrimonio di cui andar fieri e da custodire gelosamente.