Una celebrazione che si ripete da oltre 430 e riunisce in sé lo spirito religioso, come solenne ringraziamento per la pestilenza superata, e lo spirito festoso della tradizionale cena in barca e all'aperto.

Descrizione

Una delle feste più tradizionali che risale all’anno 1576, epoca in cui, a causa di una terribile pestilenza che infieriva sulla città, il Senato della Repubblica fece voto di innalzare un tempio in onore di Cristo Redentore nell’isola della Giudecca. A tale tempio sono legati i famosi architetti Andrea Palladio e Antonio Da Ponte. Questa festa è una delle più caratteristiche e tra le più amate dai veneziani. In tale occasione centinaia di imbarcazioni, ornate di fronde e palloncini multicolori, si radunano il sabato sera nel Canale della Giudecca e nel Bacino di S. Marco. Dalle rive illuminate e sui balconi dei palazzi si assiepa una grande folla per assistere a questa festa di suoni e luci che trionfa con un grande spettacolo pirotecnico che rinfrange sull’acqua giochi cromatici altamente suggestivi. Poi le barche, fra canti e suoni, si irradiano per i canali della città per ricongiungersi verso l’alba al Lido ad attendere il levar del sole.

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